Digiuno Intermitente: cos'è e quanti tipi ci sono?
Digiuno Intermittente
Il digiuno intermittente è una delle strategie per perdere peso e migliorare la salute più di moda negli ultimi anni. Simile a quello che accade con alcune diete, come la dieta paleozoica o la dieta chetogenica, sicuramente anche tu hai un collega o parente convinto di aver cambiato la sua vita grazie al digiuno intermittente. Ma in cosa consiste? Fa b ne alla salute fare digiuno? Che vuol dire precisamente “intermittente”?
A dir verità, sebbene sembri una novità, tante culture praticano il digiuno intermittente fin dall'antichità. Infatti, il digiuno più comune lo stiamo già facendo quando dormiamo. La maggior parte delle persone pasa dieci ore dalla cena alla colazione. Il digiuno intermittente consiste semplicemente in aumentare il tempo senza consumare cibo. Invece di digiunare per 10 ore lo fai per 12 oppure 16; esistono diverse forme di portare avanti questa pratica.
I metodi variano non solo nelle ore senza mangiare, ma anche nel numero di giorni di digiuno e nelle quantità di calorie consumate. Ogni persona sperimenta il digiuno intermittente a modo suo e stili diversi si adattano a persone con caratteristiche e stili di vita ben diversi. In questo articolo vedremmo tre tipi di digiuno, prima di rispondere alcune delle domande tipiche in torno a questa strategia.
Vantaggi del digiuno intermittente
Prima di parlare dei benefici di questo metodo all'organismo, bisogna chiarire che il digiuno intermittente non può essere messo in pratica senza supervisione o consiglio medico. Il digiuno intermittente non è realmente una dieta, ma invece uno strumento per raggiungere i nostri scopi. Si tratta di una strategia alimentare molto specifica, che potrebbe mettere in pericolo la salute portare alla malnutrizione se non viene applicata correttamente. Questo viene particolarmente sottolineato quando si tratta di adolescenti che vogliono dimagrire a tutti costi e vedono nel digiuno intermittente una forma facile per raggiungere l’obiettivo.
Alcuni studi suggeriscono che il digiuno a giorni alterni può offrire benefici come perdita di grasso, salute migliore e longevità. Il principale vantaggio riguardo altre diete o strategie di alimentazione è che un programma di digiuno intermittente è più facile da mantenere rispetto ad altre opzioni. E un modo di ridurre la quantità di calorie consumate senza dover fare tanta attenzione ad ogni pasto. I periodi di digiuno ci aiutano a tenere sotto controllo le calorie diarie e ci permettono di fare una dieta più “libera” per quanto riguarda gli alimenti che mangiamo.
Inoltre, i periodi di digiuno portano il corpo a trasformare depositi di grasso in energia, riducendo parzialmente la necessità di consumare nuove calorie. In definitiva, questo modo di mangiare è efficace per ridurre il rischio di malattie legate all'obesità, come il diabete, l'apnea notturna e alcuni tipi di cancro tanto quanto altre diete che riducano le calorie totali.
3 Tipi di Digiuno Intermittente
Ok, ottimo. Ma come si deve fare il digiuno intermittente? Vediamo 3 modelli che ti aiuteranno a capire come applicare questo metodo.
- Digiuno di 12 ore al giorno
In realtà non c’è molta complessità. Basta con scegliere un periodo di digiuno di 12 ore al giorno e rispettarlo. L’obiettivo è quello di indurre il corpo a convertire i depositi di grasso in energia. Questo processo rilascia chetoni nel flusso sanguigno e quindi stimola la perdita di peso.
Il metodo di 12 ore viene consigliato a coloro che vogliono introdursi nella pratica del digiuno intermittente. La maggior parte del periodo di digiuno viene fatta mentre dormiamo, e quindi diventa più facile da implementare e sostenere per principianti.
La cosa migliore e organizzarsi per digiunare fra cena e colazione. Ogni persona ha tempistiche e rutine molto diverse, però in general si riesce a fare le 12 ore sia facendo la cena un po’ più presto o pisticipando la colazione. Un esempio molto semplice e cenare prima dalle 9 di sera e fare colazione dopo le 9 del mattino. Altri invece preferiscono digiunare fra le 19 e le 7. L’orario scelto dipende di ognuno, l’importante è mantenere le 12 ore di digiuno, il cui diventa relativamente semplice se includiamo le ore di sonno.
- Digiuno di 16 ore al giorno
Questo modello e tecnicamente uguale a quello di primo, ma ovviamente più lungo. Il periodo di digiuno dura 16 ore al giorno, lasciando un periodo di 8 ore per mangiare. Puoi aver sentito parlare di questo tipo di digiuno sotto il nome di: dieta Leangains. Alcuni esperti consigliano ridurre il digiuno a 14 ore per le donne.
Prima di seguire questo metodo, consigliamo vedere un nutrizionista che sia in grado di fare un seguimento. Normalmente coloro che fanno il digiuno di 16 ore sono quelli che hanno già provato il metodo di 12 ore ma non hanno sentito nessuna differenza.
In termini pratici, è ovviamente un po’ più difficile d’implementare. Normalmente la cena finisce circa le 8 o le 9 di sera. La colazione viene ovviamente saltata per arrivare direttamente al pranzo, che dovrebbe essere fatto alle 12 o alle 13 rispettivamente.
Sono stati fatti alcuni studi che suggeriscono che oltre alla riduzione di calorie, questo tipo di alimentazione potrebbe avere vantaggi per ridurre infiammazioni, diabete e malattie al fegato.
- Digiuno settimanale di 24 ore
Il digiuno settimanale di 24 ore è un modo più intenso di digiuno intermittente. Come potete indovinare, consiste di fare un digiuno di 24 ore una volta alla settimana. Viene spesso noto come Eat-Stop-Eat.
Questo tipo di digiuno richiede assolutamente la consulta di un esperto prima di essere implementato. Anche se può essere molto vantaggioso per alcune persone, porta pure diversi rischi che non tutti dovrebbero assumere. Ogni persona ha un corpo diverso e questi metodi estremi non servono a tutti.
Tante persone affermano che hanno sofferto affaticamento, mal di testa o irritabilità dopo aver cominciato a praticare questo tipo di digiuno. In teoria questi mali dovrebbero diminuire una volta che il corpo si adatta, ma bisogna stare attenti.
Normalmente il digiuno si fa da colazione a colazione o da pranzo a pranzo. Dipenderà più che altro dalla persona e dal suo stile di vita.
Durante il periodo di astensione di cibo la persona può bere acqua, te o altre bevande. L’importante è non consumare calorie. Nei giorni in cui non si fa digiuno, invece, si deve seguire uno schema alimentare normale, senza bisogno di fare più digiuni o di ridurre la quantità di alimenti mangiati in nessun modo.
Cosa si può prendere durante il digiuno intermittente?
Durante le ore di digiuno possiamo bere:
- Acqua
- Caffè (senza zucchero).
- Tè
- infusi
- Brodo vegetale fatto in casa.
Non dovresti consumare niente che abbia calorie; questo include succhi, alcool e bevande light.